mercoledì 3 agosto 2011

Ti Compro


Quando vai dal tuo Sheik, arrivi con tutta la tua conoscenza, la tua filosofia, le tue idee, la tua critica e lui ti da solo una risposta:"si, hai ragione tu. Siediti e bevi un tè, sono felice che tu sia qui."


martedì 2 agosto 2011

2/08/2011

QUESTA è l'immagine di riferimento

sketchbook

disegni fatti ultimamente(on daily schedule)


mercoledì 27 luglio 2011

street fighter


questo è il tipo di disegno che odio di più: quello che mostra che ho le skill, ma manca ancora qualcosa.

lunedì 25 luglio 2011

mi interrogavo.

E' l'audacia a fare l'artista, non la bravura.
idee sbagliate creano montagne di falsi miti. l'idea di artista che abbiamo, troppo spesso, si confonde con l'immagine dell'esistenzialista francese che, con il suo stravagante abbigliamento, si fa emblema di una corrente filosofica novecentesca che col termine di artista propriamente detto ha ben pochi tratti in comune. Data la grandezza dell'arte, che pervade tutto ciò che c'è di sensibilmente percepibile al mondo, quella dell'artista non può che essere pari, se non maggiore, dato che lui ne è l'artefice.
Essere un artista non significa avere capacità fuori dal comune da un punto di vista tecnico, che si tratti di musica o di pittura, quanto essere in grado di esprimere la propria sensibilità e il proprio amore verso il mondo esistente con un atto divino di creazione che nasce dal sentimento stesso. non si parla di amore in termini cavallereschi, che riguardano l'amore uomo- donna, piuttosto ci si riferisce a un amore celestiale, che vede gli artisti investiti del ruolo di creatori di una realtà tanto unica quanto profonda. l'essere fatti a immagine e somiglianza di Dio non significa avere, proprio come lui, due gambe e due braccia(anche perché, in virtù delle rappresentazioni iconografiche cattoliche, non sarebbe proprio simile a tutti tutti). Un tale accostamento, oltre a essere oltremodo superficiale, è anche fuorviante; di Dio ne abbiamo l'essenza più profonda, quello che ci connette a lui per ciò che è realmente: il CREATORE.
l'atto della creazione è il gesto supremo d'amore. Donare la vita è ciò che di più divino si possa fare.
siamo su questa terra per amarci e per ammaliarci con le nostre creazioni, senza giudizi e senza critiche. solo così ci sarà la vera arte.

venerdì 8 luglio 2011

la fuga

c'era una luce che penetrava tra le sbarre di quella che difficilmente si potrebbe definire finestra. Per due, tre ore circa al giorno rischiariva le quattro pareti in cui ero confinato. Ormai era così da anni; forse in realtà è sempre stato così, ma probabilmente sono qui dentro da così tanto tempo che non sono più sicuro che io sia mai esistito al di fuori di questo luogo.
quando la luce veniva a farmi visita, era sempre accompagnata dalla vibrante energia della vita. Si riuscivano a percepire, anche se nessuno dei cinque sensi di cui siamo in possesso venivano stimolati in alcun modo, tutti quei fruscii, profumi, colori, sapori, realtà e qualsiasi altra cosa che la natura sappia offrire. Tutti insieme, come una cascata, si abbattevano con fragorosità contro il mio sistema nervoso, mandandolo al tappeto. Le lacrime bagnavano inevitabilmente il mio volto sorridente.
La stessa luce, però, quando sei lì, steso sulla tua schiena, ti ricorda anche che la tua realtà è buia per la maggior parte delle tue giornate, che solo di tanto in tanto puoi godere dell'amore del mondo. per un buon novanta percento sei costretto a guardare le pareti sfumare da una tonalità di grigio a un nero così buio che difficilmente ci si accorge di avere ancora gli occhi aperti. Con la stanza illuminata si rivela, tra l'altro, la peggiore delle verità: una via d'uscita c'è, e si sa anche che oltre quelle sbarre di cose belle come la luce ce ne sono un'infinità.
ma come si fugge da questo incubo, in cui ciò che c'è di più bello al mondo ti viene posto difronte e tolto in pochi istanti? Se la risposta fosse semplice non sarei qui a scriverne.

mercoledì 29 giugno 2011

esercizio colorazione






esercizio di kinart. da ultimare.

martedì 28 giugno 2011

dopo tanto un disegno.

Il soggetto dovrei averlo ripreso da Adolfsonn, mi pare, anche se non interamente. la colorazione è frutto del sudore della mia fronte.

lunedì 27 giugno 2011

regalo

porgo un piccolo regalo all'ennesima giornata poco concludente. magari domani andrà meglio!

domenica 26 giugno 2011

arriva il giorno

Ci vogliono anni. Tanti. E neanche ce ne possiamo lamentare. Ringraziare è addirittura poco. però alla fine ci si riesce, quando la via che percorri è valida.
prega per un maestro. prega per una pratica. un giorno arriveranno, e da allora non dovrai fare altro che pregare più intensamente. e amare incondizionatamente. tutti.

domenica 19 giugno 2011

basta farlo. senza pensarci su.

Siamo tutti molto impegnati. Sempre. Che noi siamo studenti delle superiori, o pseudo- studenti universitari disoccupati, non fa alcuna differenza; siamo sempre abbastanza impegnati per non poter far qualcosa, anche se magari ci piace.
Spesso non è il tempo a porsi tra noi e il nostro obiettivo, quanto il nostro ego. Lui è pigro e ha paura di cambiare, se stesso e il mondo che lo circonda. Perciò, senza grande difficoltà, si infila nella nostra testa, allo stesso modo in cui il mio gatto si infila nel letto coi miei genitori, furtivamente, silenziosamente, e ci sussurra quelle due tre paroline chiave che distruggono ogni pianificazione:"facciamo la prossima volta, alla fine oggi è tardi.", oppure "ho un gran mal di testa. credo proprio che non ce la farò a venire.", il peggiore in assoluto "non ce la farò mai.". E' così che, con metodi subdoli, l'ego ci impedisce di fare qualcosa che sa che cambierà, stravolgerà la situazione attuale delle cose. lui si oppone a noi e noi obbediamo. Molto spesso.
In fin dei conti di tempo ne perdiamo troppo; c'è chi lo perde guardando squallidi programmi televisivi, o chi si diletta nell'arte del dormire! basterebbe un piccolo sforzo, non tanto ai danni della stanchezza, quanto a quelli dell'ego. Basterebbe dirgli, una volta tanto, che questa volta siamo noi a decidere come andrà la giornata.
Ovviamente, tutto ciò non viene detto da qualcuno che ha pieno controllo di se e della sua realtà, quanto da uno che ha ben chiari i suoi difetti(almeno quelli che si realizzano nel rapporto con se stesso) e che cerca di distruggerli, cercando anche il modo di aiutare chi è nella sua stessa situazione.
al 90% cerchiamo di emulare quei personaggi che fanno tantissime cose, sempre impegnati, ma sempre vincitori. Cerchiamo di raggiungere quegli standard di successo senza accorgerci dello schermo, sempre più sottile, che divide la tangibile realtà con la squallida finzione televisiva. Noi non siamo personaggi della tv, siamo esseri umani. In quanto tali, per il nostro stesso bene, contrapponiamoci al divino, come la nostra tradizione religiosa vuole, e troviamo la via verso la felicità smettendo di ricercare ciò che non ci è accessibile.
Nella vita non si può essere belli, ricchi, talentuosi, infallibili, simpatici e circondati da persone perfette. Impariamo a godere di ciò che ci è stato dato e buttiamoci a capofitto nel perfezionamento di ciò che ci piace fare. Bastano due o tre attività per rendere la nostra vita sensata e piena di passione. viviamo una vita vera.

p.s. ai pochi che leggeranno!
non preoccupatevi se, dopo aver letto questo, aver provato un certo senso di disgusto per voi stessi ed esservi autoconvinti che DOVETE cambiare, domani sarete di nuovo lì dove siete partiti: io sarò lì con voi, pronto a predicare bene e razzolare male!


giovedì 16 giugno 2011

sul punto di...

Sei lì, dopo ore di riflessione sei pronto a scrivere. Eppure...


大辩不言


non è nelle parole che risiede la verità. non è nelle parole che risiede la via.
ci sediamo e ascoltiamo il cuore, la nostra natura, la volontà dell'universo.
tutto diventa chiaro.

ripartiamo da zero...ancora una volta.

E' così, c'è poco da fare o da discutere. Cadenzialmente, nella mia vita, avvengono rinnovamenti, che non necessariamente consistono in innovazioni. Come un pendolo, oscillo tra gli interessi e i piacere, rendendo ciò che intercorre tra i due apici di quel movimento perpetuo un'insostenibile ansia nervosa.
E così, costantemente, trovo a confrontarmi con questo lato, non tanto negativo, quanto fastidioso, di me. E' una necessità inconscia? una voglia di rinnovo? l'incapacità di essere costante? Potrebbe essere tutto, così come potrebbe non essere nulla. Resta il fatto che è.
Nella stessa maniera in cui mi rinnovo io, si rinnova il mondo attorno a me. A volte il cambiamento avviene nella mia percezione del mondo che respira intorno a me, a volte riesco ad attuarla, a tastarla coi sensi, a viverla.
Ci rifletto e mi sembra che sia confusa.
Il blog, per quel che conta, si rinnova con me. Dei miei disegni non interessa nulla a nessuno. Tanto meno a me. I miei pensieri, poi, valgono meno di uno di quei tanti libri comprati e mai letti, che hanno il posto che hanno solo perché ci si voleva dare un certo tono. I pensieri sono i miei, la visione è la mia. cosa se ne faranno mai gli altri? Ma, in fondo, un motivo valido per scrivere c'è: per se stessi. Se le parole volano, i pensieri si polverizzano, spargendosi nei meandri dei cassetti impolverati della memoria.
Per quanto utili possano essere i pensieri, rispetto alla pratica delle cose, al loro aspetto concreto e tangibile, essi, ad ogni modo, ci aiutano a capire.
Rimane, comunque, una facciata intima e personale dei pensieri che tale rimarrà. Ribadisco l'inutilità di scrivere i propri pensieri su un foglio che svolazza per la rete, provate a immaginare come possa pensarla quando poi si entra in una sfera intima e privata dell'io.
Cercherò, per quanto possibile, di trattare argomenti di valore "artistico". l'idea di rinnovare, questa volta, si aggancia alla necessità di capire "PERCHE' fare l'arte?", nella fattispecie, "perché mi piace fare l'arte?"(ammesso che la sappia fare).


venerdì 28 gennaio 2011

sabato 8 gennaio 2011

sono una persona problematica. ora ho 21 anni, dovrei essere in grado di risolvere i miei problemi, giusto?

domenica 2 gennaio 2011

guin saga


"ricopiato" dal primo volume di "guin saga"