mercoledì 29 giugno 2011

esercizio colorazione






esercizio di kinart. da ultimare.

martedì 28 giugno 2011

dopo tanto un disegno.

Il soggetto dovrei averlo ripreso da Adolfsonn, mi pare, anche se non interamente. la colorazione è frutto del sudore della mia fronte.

lunedì 27 giugno 2011

regalo

porgo un piccolo regalo all'ennesima giornata poco concludente. magari domani andrà meglio!

domenica 26 giugno 2011

arriva il giorno

Ci vogliono anni. Tanti. E neanche ce ne possiamo lamentare. Ringraziare è addirittura poco. però alla fine ci si riesce, quando la via che percorri è valida.
prega per un maestro. prega per una pratica. un giorno arriveranno, e da allora non dovrai fare altro che pregare più intensamente. e amare incondizionatamente. tutti.

domenica 19 giugno 2011

basta farlo. senza pensarci su.

Siamo tutti molto impegnati. Sempre. Che noi siamo studenti delle superiori, o pseudo- studenti universitari disoccupati, non fa alcuna differenza; siamo sempre abbastanza impegnati per non poter far qualcosa, anche se magari ci piace.
Spesso non è il tempo a porsi tra noi e il nostro obiettivo, quanto il nostro ego. Lui è pigro e ha paura di cambiare, se stesso e il mondo che lo circonda. Perciò, senza grande difficoltà, si infila nella nostra testa, allo stesso modo in cui il mio gatto si infila nel letto coi miei genitori, furtivamente, silenziosamente, e ci sussurra quelle due tre paroline chiave che distruggono ogni pianificazione:"facciamo la prossima volta, alla fine oggi è tardi.", oppure "ho un gran mal di testa. credo proprio che non ce la farò a venire.", il peggiore in assoluto "non ce la farò mai.". E' così che, con metodi subdoli, l'ego ci impedisce di fare qualcosa che sa che cambierà, stravolgerà la situazione attuale delle cose. lui si oppone a noi e noi obbediamo. Molto spesso.
In fin dei conti di tempo ne perdiamo troppo; c'è chi lo perde guardando squallidi programmi televisivi, o chi si diletta nell'arte del dormire! basterebbe un piccolo sforzo, non tanto ai danni della stanchezza, quanto a quelli dell'ego. Basterebbe dirgli, una volta tanto, che questa volta siamo noi a decidere come andrà la giornata.
Ovviamente, tutto ciò non viene detto da qualcuno che ha pieno controllo di se e della sua realtà, quanto da uno che ha ben chiari i suoi difetti(almeno quelli che si realizzano nel rapporto con se stesso) e che cerca di distruggerli, cercando anche il modo di aiutare chi è nella sua stessa situazione.
al 90% cerchiamo di emulare quei personaggi che fanno tantissime cose, sempre impegnati, ma sempre vincitori. Cerchiamo di raggiungere quegli standard di successo senza accorgerci dello schermo, sempre più sottile, che divide la tangibile realtà con la squallida finzione televisiva. Noi non siamo personaggi della tv, siamo esseri umani. In quanto tali, per il nostro stesso bene, contrapponiamoci al divino, come la nostra tradizione religiosa vuole, e troviamo la via verso la felicità smettendo di ricercare ciò che non ci è accessibile.
Nella vita non si può essere belli, ricchi, talentuosi, infallibili, simpatici e circondati da persone perfette. Impariamo a godere di ciò che ci è stato dato e buttiamoci a capofitto nel perfezionamento di ciò che ci piace fare. Bastano due o tre attività per rendere la nostra vita sensata e piena di passione. viviamo una vita vera.

p.s. ai pochi che leggeranno!
non preoccupatevi se, dopo aver letto questo, aver provato un certo senso di disgusto per voi stessi ed esservi autoconvinti che DOVETE cambiare, domani sarete di nuovo lì dove siete partiti: io sarò lì con voi, pronto a predicare bene e razzolare male!


giovedì 16 giugno 2011

sul punto di...

Sei lì, dopo ore di riflessione sei pronto a scrivere. Eppure...


大辩不言


non è nelle parole che risiede la verità. non è nelle parole che risiede la via.
ci sediamo e ascoltiamo il cuore, la nostra natura, la volontà dell'universo.
tutto diventa chiaro.

ripartiamo da zero...ancora una volta.

E' così, c'è poco da fare o da discutere. Cadenzialmente, nella mia vita, avvengono rinnovamenti, che non necessariamente consistono in innovazioni. Come un pendolo, oscillo tra gli interessi e i piacere, rendendo ciò che intercorre tra i due apici di quel movimento perpetuo un'insostenibile ansia nervosa.
E così, costantemente, trovo a confrontarmi con questo lato, non tanto negativo, quanto fastidioso, di me. E' una necessità inconscia? una voglia di rinnovo? l'incapacità di essere costante? Potrebbe essere tutto, così come potrebbe non essere nulla. Resta il fatto che è.
Nella stessa maniera in cui mi rinnovo io, si rinnova il mondo attorno a me. A volte il cambiamento avviene nella mia percezione del mondo che respira intorno a me, a volte riesco ad attuarla, a tastarla coi sensi, a viverla.
Ci rifletto e mi sembra che sia confusa.
Il blog, per quel che conta, si rinnova con me. Dei miei disegni non interessa nulla a nessuno. Tanto meno a me. I miei pensieri, poi, valgono meno di uno di quei tanti libri comprati e mai letti, che hanno il posto che hanno solo perché ci si voleva dare un certo tono. I pensieri sono i miei, la visione è la mia. cosa se ne faranno mai gli altri? Ma, in fondo, un motivo valido per scrivere c'è: per se stessi. Se le parole volano, i pensieri si polverizzano, spargendosi nei meandri dei cassetti impolverati della memoria.
Per quanto utili possano essere i pensieri, rispetto alla pratica delle cose, al loro aspetto concreto e tangibile, essi, ad ogni modo, ci aiutano a capire.
Rimane, comunque, una facciata intima e personale dei pensieri che tale rimarrà. Ribadisco l'inutilità di scrivere i propri pensieri su un foglio che svolazza per la rete, provate a immaginare come possa pensarla quando poi si entra in una sfera intima e privata dell'io.
Cercherò, per quanto possibile, di trattare argomenti di valore "artistico". l'idea di rinnovare, questa volta, si aggancia alla necessità di capire "PERCHE' fare l'arte?", nella fattispecie, "perché mi piace fare l'arte?"(ammesso che la sappia fare).